Una speranza per la terra ormai bruciata dalla chimica.
L’agricoltura biodinamica è un metodo molto antico che nasce negli anni 20 grazie a Rudolf Steiner, pensatore Austro-Ungarico.
Come tutte le cose valide e poco costose, anche la biodinamica è poco valutata e definita molto spesso come una cosa oscura, una roba da stregoni… un qualcosa di misterioso e di poco credibile.
E invece no, la biodinamica non è fuffa bensì nasce per riproporre la forza endogena che ha la natura, e Steiner con la creazione dei preparati biodinamici ha rafforzato questo concetto, che è un concetto agronomico, scientifico, biologico e microbiologico.
I preparati biodinamici sono concimi di origine naturale, si tratta di colonie di batteri che rigenerano il terreno e se questo è tossico, i preparati inducono alla sua guarigione, per cui possiamo definire un preparato biodinamico come una vera e propria medicina di origine biologica rigenerante e disintossicante del terreno.
I preparati possono essere da spruzzo ossia il 500 (corno letame, realizzato a partire da letame bovino) e il 501 (corno silice, realizzato a partire da polvere di quarzo), e da cumulo (achillea, camomilla, ortica, corteccia di quercia, tarassaco, valeriana).
Quello principale resta il preparato 500 che è stato elaborato da Rudolf Steiner personalmente e stimola e armonizza i processi di formazione dell’humus nel suolo. Si parte da letame freschissimo che viene posizionato all’interno di corna di vacca che abbia figliato almeno una volta, queste vengono sotterrate verso la fine di settembre / fine ottobre e restano a dimora per tutto il periodo invernale per poi vedere la luce intorno al periodo pasquale. Ciò che viene estratto è humus puro, ci si rende conto di una trasformazione perché abbiamo davanti una materia inodore, scura, colloidale.
La sua distribuzione avviene dopo aver effettuato la fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana. Tale operazione ha una durata di circa un’ora e può essere effettuata sia manualmente che tramite macchine speciali.
Il compito della biodinamica quindi è generare un terreno sano, e solo su un terreno sano è possibile avere piante sane.
La biodinamica lavora sulla microbiologia, sui batteri, sui microbi, sul genoma e sui tessuti della pianta e la sa guidare. Ad esempio il corno letame guida il processo della microbiologia del terreno e il corno silice guida i processi della fotosintesi e tutto ciò che c’è dietro ossia i colori, i sapori, gli aromi… la concentrazione degli zuccheri.
Questo tipo di agricoltura nasce per riparare i danni dell’agricoltura convenzionale, perché diciamoci la verità: la chimica ha fallito e bisogna capire che solo operando con un discorso alternativo si possono risolvere i problemi alimentari a livello mondiale.
Tutti si lamentano che un giorno non ci sarà più cibo, ma perché? La risposta è perché lo vogliamo noi… serve una rivoluzione “culturale” oltre che colturale.
E il vino? La bevanda più inquinata al mondo è proprio il vino… è il prodotto più sofisticato quindi bisogna consumarlo facendo molta attenzione. I vini derivanti da agricoltura biodinamica sono naturali, nel senso che c’è la natura alle spalle e non la chimica, fatta eccezione per quel poco di bisolfito aggiunto.
Per concludere, avviciniamoci ai vini da agricoltura biodinamica e ci accorgeremo che quelli buoni nutriranno non solo i nostri sensi ma anche la nostra anima, saranno gioia allo stato puro.