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Castel del Piano

Toscana

Spinti dal desiderio di cambiare vita, nei primi anni 2000, Andrea e Sabina partirono da Milano per poi creare la loro Azienda Agricola in Lunigiana, tra la Toscana e la Liguria.

Località del Vigneto:
Licciana Nardi

Tipo di Agricoltura:
Biologica e Biodinamica

Sistema di Allevamento
Guyot e cordone speronato

Certificazioni Uve:
Biologica

Questa è la storia di Andrea e Sabina , marito e moglie con una grande passione per il mondo del vino.

Spinti dal desiderio di cambiare vita, nei primi anni 2000, la coppia partì da Milano per poi creare la loro Azienda Agricola in Lunigiana, tra la Toscana e la Liguria, una piccola regione ricca di storia, che si presenta come un vero e proprio caleidoscopio di luci, colori ed immagini, scenari verdissimi che si concludono, in alto, nelle seghettate cime apuane e nelle vaste distese prative dell’Appennino.

Andrea, cosa ha spinto te e Sabina a scegliere la Lunigiana come luogo in cui far nascere la vostra avventura?

Era il 2003 e giravamo da tempo sia in Toscana che in Liguria, poi un week-end approdammo in Lunigiana e ci sembrò subito un territorio bellissimo ricco di natura, nonostante l’abbandono da parte dei coltivatori che lo hanno reso un territorio selvaggio… un particolare che a noi è subito piaciuto. Qui ci sono colline adiacenti l’appennino che sono completamente disabitate, ricche di boschi, torrenti…tutte cose molto belle da vedere.

Proprio in questa zona abbiamo scoperto dei bei villaggi e delle realtà ricche di storia e tipicità fino al giorno in cui ci siamo imbattuti in un Podere che era un piccolo Castello dei Malaspina ormai abbandonato da circa 15 anni circondato da un vigneto, un castagneto ed un uliveto a picco sul torrente (il Taverone).

Del Podere ci ha subito affascinato il fatto che era tutto abbandonato, con mura crollate coperte da rampicanti…insomma è stato amore a prima vista.

Il vigneto adiacente, anch’esso abbandonato, avendo già tantissime fallanze formatesi negli anni, andava sistemato e quindi in questo progetto noi dovevamo reimpiantare la vigna, costruire una cantina di vinificazione e restaurare la casa, potrai immaginare che per noi è stata una vera e propria avventura.

Quali sono i vitigni che coltivate ?

Le varietà della Lunigiana sono sempre state molto interessanti, già avevamo assaggiato alcuni vini fatti da viticoltori locali, e abbiamo scoperto che questa è una zona caratterizzata da una notevole biodiversità di vitigni, oggetto anche di ricerca da parte dell’Università di Pisa che fino ad ora ha individuato circa 70 varietà che risultano sconosciute in altre zone d’Italia, varietà che sono state raccolte in un vigneto dal nome “Collezione” allo scopo di non perderne traccia.

La Lunigiana è una terra di confine tra Toscana, Liguria e Emilia con un clima molto variabile in quanto ci sono zone che risentono dell’influsso marino come Massa, Carrara, Sarzana invece noi ci troviamo all’interno proprio ai piedi dell’appennino. Di giorno qui arriva vento dal mare che riscalda e porta umidità, mentre di notte, specialmente in estate, arriva vento fresco che arriva dalla montagna che asciuga l’umidita e porta sbalzi termici che abbiamo rilevato essere circa 20 gradi tra il giorno e la notte.

I vitigni che coltiviamo sono Pinot grigio, Chardonnay, Pinot nero, Merlot, e dei vitigni rari molto interessanti che sono Vermentino Nero, Pollera, Durella e uva merla presenti solo in Lunigiana.

Il vermentino nero forse è il più misterioso dei vitigni che abbiamo trovato, un vitigno a bacca nera che in passato era molto diffuso in questa zona per poi essere abbandonato quasi completamente. E’ molto simile al Vermentino bianco, quindi ha un grappolo ed un acino abbastanza grandi, è abbastanza produttivo per cui necessita di essere lavorato per contenere la sua vigoria, e avendo una buccia sottile dona dei vini molto aggraziati con note speziate e balsamiche.

La Pollera è un vitigno a bacca rossa ampiamente diffuso in Lunigiana che ha come caratteristica la varietà. In   vigna ne esistono due sottotipi uno dei quali ha una buccia che va più sul rosato, mentre l’altro è più scuro e il grappolo e l’acino sono medi. Di questo vitigno abbiamo fatto delle prove di vinificazione che ci hanno portato a preferire quella in bianco che secondo noi è più gradevole.

La Durella è un vitigno autoctono della Lunigiana da non confondere con il Durello Veneto perché, pur avendo un nome simile, sono geneticamente due piante diverse. Il grappolo e l’acino sono medi, e la particolarità di quest’uva è che nonostante diventi dolce a fine maturazione, mantiene sempre una spiccata acidità.

L’uva merla è un biotipo di canaiolo con una grande variabilità genetica per cui esistono piante con grappoli più piccoli, e piante con grappoli più grandi. Avere queste piante tutte insieme nella vigna, portano qualche difficoltà di coltivazione ma i risultati sono sempre interessanti perché le piante che sono più produttive mantengono più acidità, mentre quelle meno produttive danno più zuccheri e corpo al vino e tutto ciò fa la differenza nel bicchiere.

Coltivazione e vigneto

Il vigneto si trova su una specie di gradino naturale alto 40 metri a picco sul torrente, ed è costituito da due corpi con al centro una strada. Il terreno in passato era l’antico letto del fiume ed è oggi un deposito molto profondo di sassi, sabbia e limo.

L’agricoltura è biologica quindi non usiamo nessun tipo di diserbante o fertilizzante, ma produciamo da soli il nostro compost con i residui della vendemmia, che facciamo maturare per un anno, per poi spargerlo nei campi come aiuto alla fertilità del terreno. Inoltre, usiamo anche alcuni preparati biodinamici come il corno letame, proprio per favorire la biodiversità di organismi e microrganismi sotterranei, e per fare in modo che la pianta si difenda da sola. Usiamo rame e zolfo e niente più.

Cantina

La Cantina è un edificio in legno e mattoni, ben isolato e abbiamo subito pensato di coprirlo con il fotovoltaico che ci serve per rinfrescare i locali dove viene depositato il vino e per tutte le esigenze energetiche aziendali.

CASTEL DEL PIANO
DURLINDANA 2020

La Pollera nera è un vitigno a bacca rossa ampiamente diffusa in Lunigiana che ha come caratteristica la varietà. Questo vino nasce da agricoltura biologica e biodinamica per un pieno e doveroso rispetto nei confronti della natura, e per portare nel calice un vino vivo, vero e pura espressione del suo territorio. Vino bianco da vinificazione di uve rosse, ha un colore caldo, sentori floreali caratteristici del vitigno e una notevole sapidità che non disturba ma, anzi, rende questo vino di facile beva.

CASTEL DEL PIANO
CLARÈ 2019

Solo 2000 bottiglie di un blend di uve Pinot Grigio e Pinot Nero coltivate in località Licciana Nardi in Lunigiana, terra di confine tra la Toscana e la Liguria. Da terreno alluvionale composto da sassi, sabbia e limo, Sabina ed Andrea mettono in bottiglia un vino naturale dal colore rosa intenso, il tannino è smussato, un vino succoso che chiede con compulsione il sorso successivo, Servire a 12 / 14° C.

CASTEL DEL PIANO
SASSOMANO 2015

L’uva merla è un biotipo del vitigno Canaiolo e possiede una grande variabilità genetica. Per questa ragione esistono piante con grappoli più piccoli, e piante con grappoli più grandi. Avere queste piante tutte insieme nella vigna, portano qualche difficoltà di coltivazione ma i risultati sono sempre interessanti perché le piante che sono più produttive mantengono più acidità, mentre quelle meno produttive danno più zuccheri e corpo al vino, facendo una certa differenza nel bicchiere. Il Sassomano affina in acciaio sui lieviti fini per 12 mesi, poi bottiglia per altri 24 mesi. Il vino risulta equilibrato e la bottiglia finisce in poco tempo.

CASTEL DEL PIANO
LUNALIES 2019

Questo vino prodotto da vermentino nero e canaiolo, nasce da uve coltivate col metodo biologico e biodinamico. Viene eseguita una prima fermentazione spontanea in acciaio e una seconda fermentazione in bottiglia dopo l’aggiunta del mosto della stessa annata.
Vino frizzante naturale sur lie, caratterizzato da un fine perlage, note fruttate, piacevole freschezza e buona persistenza.

CASTEL DEL PIANO
PEPENERO 2019

Vermentino nero in purezza, questo vino fa una macerazione sulle bucce in acciaio per due settimane, fermentazione spontanea e nessun tipo di chiarifica e filtrazione. Il naso è speziato, in bocca è equilibrato, succoso con tannino ed alcol ben integrati. Servire a 16° C.

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